mercoledì 31 gennaio 2018

Creepypasta: le leggende metropolitane più inquietanti

Creepypasta: le leggende metropolitane più inquietanti


Con il termine creepypasta ci si riferisce a brevi racconti diffusi in rete con il solo ed unico scopo di terrorizzare i lettori. Si tratta, in genere, di aneddoti surreali e leggende metropolitane, divenuti un vero e proprio fenomeno virale.
Vediamone alcuni.

Creepypasta: l’esperimento russo sulla privazione del sonno
Tra le creepypasta più affascinanti c’è la storia di un crudele esperimento condotto su cinque prigionieri politici in Russia negli anni Quaranta. L’esperimento consisteva nel tenere i prigionieri segregati in un ambiente chiuso per 30 giorni e privarli del sonno somministrando loro un gas sperimentale a base di stimolanti. I prigionieri, costantemente monitorati da un gruppo di scienziati attraverso delle piccole aperture e dei microfoni, nel giro di pochi giorni iniziarono a dare segni di squilibrio e l’esperimento portò a fenomeni di autolesionismo, gravi episodi di demenza e, infine, al decesso dei cinque prigionieri.

Creepypasta: Suicide Mickey
Si tratta di un video inedito, della durata di circa dieci minuti, risalente agli anni Trenta. Il video mostra Topolino che passeggia, con uno sottofondo musicale fastidioso, terribilmente assonante. Per i primi minuti Topolino cammina con un’espressione afflitta sul volto, poi, dopo uno stacco a schermo nero di un paio di minuti, il video riprende, la musica viene sostituita da un inquietante lamento e Topolino, dal volto sfigurato, corre fino a cadere morto, mentre appare una frase in cirillico. La versione originale non è disponibile in rete, ma digitando Suicidemouse.avi sui motori di ricerca verrete ricondotti a fedeli riproduzioni, altrettanto inquietanti.

Creepypasta: Smile.jpg

Tra le prime creepypasta a circolare in rete negli anni Novanta, Smile.jpg, nella sua semplicità, coniuga mistero ed orrore. Si tratta di una fotografia spaventosa, che ritrae il muso di un cane illuminato dalla luce di un flash, in una stanza completamente buia. Al posto delle zanne, nelle fauci del cane, si vedono due file di denti umani, bianchi e dritti. Sembra che il cane sogghigni. Sullo sfondo si scorge una mano umana, che sembra fare cenno a chi osserva di avvicinarsi. Si dice che tale immagine abbia avuto effetti nefasti su chiunque ebbe la sfortuna di guardarla, con convulsioni, crisi epilettiche, attacchi di panico e pensieri suicidi.

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